La sua storia e quella di Cala del Golfo: come si lega la sua passione per il mare al porto turistico di San Salvo? Era il 2008 quando acquistai il primo posto barca, all’epoca non esisteva ancora né il Porto turistico Marina Sveva di Montenero di Bisaccia, né la Marina di San Pietro di Termoli. Era il primo approdo da Vasto a Termoli con dei veri servizi portuali, così decisi di stazionare lì con la mia imbarcazione.
Come diportista utilizza spesso la sua barca, usufruendo dei diversi servizi offerti da Cala del Golfo. Quali sono in particolare quelli che utilizza e quali, a suo avviso, i migliori? La utilizzo compatibilmente con gli impegni professionali e familiari, molto spesso anche durante la stagione invernale e il miglioramento costante dei servizi portuali è uno stimolo ad usarla ancora più di frequente. Nell’ultimo anno, la rivoluzione avvenuta nella struttura portuale con la realizzazione di ristoranti ben attrezzati e di uffici di supporto alla gestione amministrativa ha migliorato molto il comfort per i diportisti.
Ci racconti la sua esperienza: com’è una giornata tipo al porto? Come si sente a partire in mare e rientrare? Quale il lato più bello e interessante di questa vita? Il lato più bello è sicuramente la sensazione di libertà che si percepisce potendo navigare con una imbarcazione idonea che ti consente di rientrare in porto in sicurezza, anche con condizioni meteo avverse ed improvvise, come sempre più spesso si verifica negli ultimi tempi. L’idea di navigare è ancor più piacevole sapendo di poter rientrare in un porto attrezzato che consente ai diportisti di rilassarsi in un ambiente riservato, pulito e con personale professionale ed educato che provvede alla loro assistenza. A ciò si aggiunga che la presenza di ottimi ristoranti e bar consentono una prosecuzione del benessere che si prova durante una navigazione a volte anche impegnativa.
E la sua barca invece? Che “tipo” è? Da sempre sono stato un amante dei Fisherman americani che conferiscono un maggior grado di sicurezza in navigazione, amando io utilizzare la mia barca anche durante il periodo invernale. In tale periodo è molto più rischioso restare in panne o addirittura avere problemi di rischio affondamento, essendo il nostro un tratto di mare molto poco trafficato in inverno, quindi meglio investire, se si può, in sicurezza.
Essere diportisti: che consigli ha per chi vuole vivere la sua stessa passione? E per chi condivide con lei gli spazi del porto Cala del Golfo? L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di vivere il mare in massima sicurezza, rispettandolo, non inquinandolo anche con i piccoli gesti quotidiani. Vedo ancora troppo spesso buttare in acqua e sulle banchine i mozziconi di sigaretta e, invece, si deve avere grande rispetto per il mare e per le persone per poter condividere questa passione.
Cala del Golfo è tradizione e novità. Com’è cambiato il porto negli anni? Quali sono le cose che apprezza di più in questo luogo? Cala del Golfo sta crescendo grazie al coraggio di chi ha deciso di investire ingenti risorse e spero che tutto questo porti degli ottimi risultati economici a chi lo fa. Al contempo questi investimenti stanno migliorando il benessere di chi ha deciso di stazionare con la propria imbarcazione qui. Quando acquistai il posto barca circa 15 anni fa era una piccola darsena nata dall’idea avventurosa di gruppo di amici che hanno avviato un progetto ambizioso. Adesso questo progetto si sta strutturando sempre di più per diventare un vero e proprio porto con servizi adeguati, oltre che per l’assistenza alle imbarcazioni, anche per servizi accessori quali la ristorazione e il relax. Mi auguro che tutto questo continui per il benessere di tutti.